Lotta all'inquinamento: il ruolo di caldaie e pompe di calore

Più efficienza energetica, meno CO2

08 gen 2016

Il 2015 è stato l'anno più caldo della storia della meteorologia e la riduzione delle emissioni di CO2, tra le principali cause del cambiamento climatico, passa anche attraverso il riscaldamento e la climatizzazione residenziale. Una spinta in tal senso arriva dalla legge di Stabilità, che ha prorogato anche per il 2016 gli Ecobonus.

Questi prevedono, in particolare, una detrazione del 65% delle spese sostenute per la sostituzione del generatore di calore con un apparecchio più efficiente quale ad esempio le caldaie a condensazione (con termoregolazione del calore), a biomassa o le pompe di calore acquistate fino al 31 dicembre 2016, sia per i privati (singole unità immobiliari) che per i condomini. Sostituendo le caldaie più obsolete, infatti, è possibile ottenere al contempo un risparmio energetico e una drastica riduzione dell'impatto ambientale.

È stato esteso fino al 31 dicembre 2016 anche il periodo di sperimentazione dell'attuale tariffa volontaria D1 per le pompe di calore, con la possibilità di una sua estensione ad altri clienti domestici. Anche questa tecnologia, infatti, aiuta a ridurre le emissioni.

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