Dotare l'azienda di un cruscotto di controllo: ora è un obbligo di legge

Immaginate di entrare nella cabina di pilotaggio di un jet e vedere sul cruscotto un unico strumento di controllo. Ve la sentireste di salire a bordo dopo la conversazione che segue con il pilota?

Passeggero: «Mi stupisce vederti pilotare l’aereo con un solo strumento a disposizione. Che cosa misura?» Pilota: «La velocità. In effetti in questo volo sto lavorando sulla velocità» Passeggero: «Ben detto. La velocità si direbbe certo importante. E l’altezza? Un altimetro non aiuterebbe?» Pilota: «Ho lavorato sull’altezza negli ultimi voli e sono diventato abbastanza bravo. Adesso devo concentrarmi sulla velocità» Passeggero: «Ma ho notato che non c’è nemmeno la spia del carburante. Non sarebbe utile?» Pilota: «Certo, ha ragione: il livello del carburante è significativo, ma non posso concentrarmi a far bene troppe cose nello stesso tempo. Quindi in questo volo mi concentrerò sulla velocità. Appena sarò
bravo nel controllo della velocità, così come lo sono diventato con l’altezza, mi concentrerò sul consumo di carburante».

Nessuna persona di buon senso si imbarcherebbe dopo una discussione del genere. Anche se il pilota facesse un lavoro eccezionale sulla velocità, viaggeremmo con il terrore di scontrarci contro le cime delle montagne
o di restare senza carburante. Nessun pilota si sognerebbe di guidare un veicolo complesso come un aereo in un cielo sempre più trafficato, usando un unico strumento. I piloti esperti sono in grado di assumere
informazioni da un gran numero di indicatori quando conducono i loro apparecchi.

di Giacomo Pomati - Studio Associato PSM

29 nov 2023

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