La rivoluzione ecologica cinese mette in crisi l’Australia

Nel pieno della pandemia da Covid-19, nel settembre 2020, la Cina ha annunciato la volontà di diventare nazione carbon neutral entro il 2060. L’annuncio dichiarato alla nazione dal presidente Xi Jinping davanti all’assemblea generale delle Nazioni Unite, ha sorpreso il mondo.

di Mauro Ippolito

12 nov 2021

Secondo alcuni studi interni condotti da parte dei ministeri cinesi, l’investimento per raggiungere la neutralità del carbonio entro il 2060 ammonta a 14,725 trilioni di dollari nei prossimi 30 anni

Tra il 2013 e il 2016 la Cina ha visto una riduzione delle emissioni grazie ad un cambio nelle strutture industriali e alla riduzione dell’uso del carbone

In Cina la transizione industriale è stata favorita dalla decisione del governo di costruire attività industriali nelle regioni che forniscono energia da fonti rinnovabili, sia per una riduzione delle emissioni sia per un minor costo energetico per la produzione di beni

La perdita di output di alluminio cinese per l'anno in corso potrebbe essere pari a 2,35 milioni di tonnellate. Per l'anno prossimo dovrebbe aggirarsi intorno al milione di tonnellate e la situazione di deficit del mercato non migliorerà fino al 2025 

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