Il settore edilizio in questo momento storico vive contemporaneamente due fasi distinte: una di rinnovamento, legato ad un periodo di incentivazione energetica, e una nuova fase di difficoltà dovuta alle incertezze riguardanti l’approvvigionamento energetico e alle limitate risorse per continuare le opere di riqualificazione ed efficientamento dell’esistente.
Per realizzare i risultati attesi dalla transizione ecologica è quindi sempre più importante considerare sinergicamente efficienza energetica, salvaguardia ambientale e sostenibilità economica.
Raffaele Cattaneo, Assessore e ambiente e clima di regione Lombardia
Durante l’incontro pensato da Assotermica, è intervenuto anche Raffaele Cattaneo, Assessore e ambiente e clima di regione Lombardia, «Il vostro settore è un settore cruciale per la transizione energetica, senza di voi non si può fare. Le emissioni del settore dei trasporti sono il 29%, dobbiamo concentrare tutti gli sforzi sulle emissioni del riscaldamento civile, questa è la partita decisiva. Serve un approccio vincente alla decarbonizzazione. Tutto il mondo ha capito che siamo ad una svolta, una vera e propria curva della storia che per pervasività si può paragonare alla rivoluzione industriale, perché cambierà l’idea di sviluppo. Ora noi siamo molto lontani dalla decarbonizzazione, per costruire questo percorso dobbiamo fare in modalità condivisa e dal basso. È un cambiamento talmente pervasivo che se non si coinvolgono industrie e cittadini, non otterremo risultati. Dobbiamo diffondere consapevolezza».
Le emissioni del settore dei trasporti sono il 29%, dobbiamo concentrare tutti gli sforzi sulle emissioni del riscaldamento civile, questa è la partita decisiva
Per determinare il set di edifici tipo, si sono considerati dati dal 15° Censimento Istat abachi e manuali con le caratteristiche costruttive del patrimonio edilizio italiano. Sulla base di questi dati, sono emerse zone climatiche di maggiore interesse rispetto ad altre, in quanto contengono più del 90% delle abitazioni. Le tipologie abitative italiane sono costituite per lo più da appartamenti in condominio (57%) ed edifici monofamiliari (30%). Nello studio sono quindi state considerate le seguenti abitazioni: appartamento con impianto di riscaldamento autonomo a radiatori, condominio di medie dimensioni (12 interni, 4 piani) con impianto di riscaldamento centralizzato a radiatori, villetta monofamiliare con impianto a radiatori, villetta monofamiliare “ad alta efficienza”, di recente costruzione o riqualificazione, con impianto a pannelli radianti. Su ognuno di queste, per ogni zona climatica, si sono calcolate le prestazioni energetiche, le emissioni equivalenti di CO2 e i costi operativi, per i servizi di riscaldamento e acqua calda sanitaria, utilizzando i seguenti generatori:
Alberto Montanini, presidente di Assotermica
Un altro cambiamento di grossa portata riguarda la green economy, che insieme a digitalizzazione, salute, istruzione e diritti dei cittadini è al centro dei progetti e degli investimenti europei. Ma con le gravi incertezze degli ultimi tempi, prime fra tutte la crisi energetica e la mancanza di combustibili fossili, l’Unione europea sembra aver fatto un passo indietro su questo tema, almeno nel breve periodo.
Assistiamo a una ripresa della produzione di energia elettrica da carbone, dettata dalla necessità nel breve termine di non provocare gravi interruzioni nella fornitura alle industrie e ai cittadini. Il passaggio a un’economia green riguarda da vicino la siderurgia, un settore responsabile del 5% del totale di emissioni di CO2 a livello mondiale, con l’obiettivo al 2050 di arrivare a un’emissione, almeno in Europa, pari a zero.
Per realizzare i risultati attesi dalla transizione ecologica è quindi sempre più importante considerare sinergicamente efficienza energetica, salvaguardia ambientale e sostenibilità economica
Lo studio, però, ha comunque evidenziato il potenziale delle pompe di calore a gas e degli apparecchi ibridi. Questi ultimi infatti, se correttamente progettati, installati e gestiti, riescono a unire i vantaggi dell’utilizzo del vettore elettrico (es. generazione tramite rinnovabili) e dei generatori di calore a combustione (es. elevata potenza specifica, indipendentemente dalle condizioni operative), ottenendo benefici contemporanei su tutti i tre indicatori (ambientale, energetico ed economico).
Anche il presidente di Assotermica, Alberto Montanini ha aggiunto che «È necessario modificare radicalmente e con urgenza lo stato delle cose e dobbiamo farlo insieme, questo è il nostro principale messaggio. Alla luce della guerra l’obiettivo dell’Europa rimane lo stesso, neutralità climatica entro il 2050. È necessario ripensare la strategia di transizione, diversificando il più possibile per garantire la sicurezza dell’approvvigionamento. L’industria del riscaldamento guarda alla transizione ecologica con un approccio vincente verso la decarbonizzazione in modo multi energetico e multi tecnologico. Questo comparto è pronto a trasformare le opportunità in azioni concrete».
L’industria del riscaldamento guarda alla transizione ecologica con un approccio vincente verso la decarbonizzazione in modo multi energetico e multi tecnologico
Sempre dallo studio dell’università di Pisa è emerso che sono presenti vantaggi legati alla robustezza rispetto all’oscillazione dei prezzi dei combustibili, alla maggiore applicabilità con gli attuali terminali di impianto (es. radiatori), funzionamento in climi freddi, alla produzione istantanea di acqua calda sanitaria senza necessità di sistemi di accumulo, e alla sinergia con la fonte solare.
Inoltre, l’utilizzo di idrogeno verde e di biometano in miscela (20% in volume) consentirebbe un ulteriore risparmio di CO2 e di energia primaria non rinnovabile, rispettivamente di circa il 7% e 12% rispetto alla combustione di solo gas naturale, riducendo anche le emissioni di NOx.
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