Gli effetti delle sanzioni? Meno Europa e più Cina

Ecco da chi sta importando l'Iran

17 dic 2015

Alessandro di Simone-Easyfrontier

Articolo pubblicato sul numero di novembre/dicembre di Industria Meccanica

Negli ultimi anni, di fatto a partire dall'introduzione delle sanzioni, si è sempre guardato all'Iran indossando un paraocchi, ovvero focalizzandosi sulle misure restrittive all'esportazione implementate in Ue.

Tale focus prospettico "da tanta parte dell'ultimo orizzonte il guardo esclude", e pregiudica quindi una piena comprensione della portata e dell'impatto delle sanzioni non tanto dal lato Ue, quanto nei riguardi del teorico destinatario delle misure: la Repubblica Islamica.

Analizzando i dati relativi all'import in Iran nel periodo compreso tra il 21 marzo 2014 e il 20 marzo 2015 (per il calendario persiano, l'anno 1393), si scopre come il commercio estero iraniano sia in splendida forma. Il primo Paese di approvvigionamento è la Cina (è a tal proposito da rimarcare che questa non ha in essere restrizioni all'export verso il Paese mediorientale). Al secondo posto, gli Emirati Arabi Uniti (in barba allo scontro fratricida fra Sunniti e Sciiti… business is business), seguiti da Corea del Sud, Turchia, India.

Cosa hanno in comune questi Stati? Il non avere embargato il cosiddetto "Stato canaglia". Per trovare i Paesi di area europea, dobbiamo scendere nelle posizioni di rincalzo – ove compaiono Svizzera, Germania, Italia, Olanda. L'import iraniano dai tre Paesi Ue è pari all'import dalla sola Turchia, e chiamando in rinforzo Gran Bretagna, Francia e Spagna si arriva (come aggregato) a superare di misura il dato import della Corea del Sud.

La "sovraesposizione" degli Emirati Arabi Uniti tra i partner commerciali è ben esemplificata dalle autovetture inferiori a 3.000cc di cilindrata di cui alla sottovoce del Sistema armonizzato (HS) 870323, che è il prodotto maggiormente importato dall'Iran (1,8 miliardi di dollari nel periodo considerato) pur se tali vetture appartengono a marchi di dubbia origine emiratina…

Proseguendo nella classifica dei principali prodotti importati, escludendo gli agroalimentari (che assommano a circa il 50% dell'import in valore nella top 25 esaminata), salgono sul podio (oltre ai già detti autoveicoli) le parti di apparecchi radio o Tv (HS 852990) dalla Corea e i kit Ckd (complete knock-down) di provenienza cinese, composti da tutte le parti necessarie all'assemblaggio di automobili e rientranti nel codice speciale non armonizzato 98870312 – di provenienza Cinese. Uscendo dall'universo automotive, l'Iran ha importato dalla Cina 380 milioni di dollari in macchine per agglomerare e formatrici da fonderia. Ancora, 337 milioni di dollari in HRC (coils a caldo) dagli Emirati. A seguire, apparecchi per le comunicazioni, vagliatrici e separatrici, nonché parti di trattori e parti di apparecchi per telefonia di provenienza, ça va sans dire, cinese.

Ecco dimostrato l'effetto delle "terribili" sanzioni Ue.

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