Vedrai è una startup fondata nel 2020 da Michele Grazioli che supporta con l’IA il processo decisionale di diverse funzioni aziendali: amministratore delegato, direttore finanziario, direttore vendite, marketing manager, responsabile acquisti e responsabile di produzione. Per ogni funzione, mette a disposizione uno specifico agente virtuale che monitora milioni di dati interni (dati di produzione, gestionali, contabilità) e variabili esterne (variabili macroeconomiche, meteo, trend di ricerca, ecc.) per calcolare l’impatto futuro di ogni decisione aziendale.
Illustrazioni di Serena Gianoli
James, nome di uno degli agenti virtuali, supporta l’amministratore delegato fornendo una panoramica complessiva dell’andamento aziendale simulando diversi scenari di allocazione di budget per osservare i risultati futuri a parità di condizioni. L'agente virtuale Frank monitora i trend di mercato e prevede la curva di domanda dei diversi prodotti, anche in funzione di variabili come il prezzo.
Becky, invece, attraverso il monitoraggio delle notizie macroeconomiche che influenzano i prezzi e il controllo dei principali indicatori (Stocastico, MACD, RSI), permette al responsabile acquisti dell’azienda di avere un quadro previsionale di disponibilità e prezzi delle materie prime, supportandolo nella gestione dei costi e nella definizione della strategia di approvvigionamento ottimale, ossia di quanto e quando acquistare la commodity prescelta.
Ma in che modo possono aiutare le PMI italiane e perché avete, tu, Michele Grazioli (NdR) e il tuo team, individuato questo target?
Abbiamo scelto di investire sulle PMI perché mancava un prodotto che fosse alla portata delle piccole e medie imprese, che non hanno la disponibilità economica né l’infrastruttura tecnologica e le competenze che servono per utilizzare queste soluzioni. Gli agenti virtuali sono piattaforme che le imprese possono utilizzare in cloud, senza dover disporre di un’infrastruttura dedicata, hanno una curva di apprendimento molto rapida e possono essere integrate subito e facilmente nel processo decisionale.
Nel settore manifatturiero, Vedrai mette a disposizione delle PMI gli strumenti predittivi fornendo una panoramica complessiva dell’andamento aziendale, simulando diversi scenari di allocazione del budget, diversi contesti produttivi e logistici, fornendo in tempo reale accurati modelli predittivi sull’andamento del prezzo delle materie prime per elaborare una corretta strategia di approvvigionamento, quanto e quando acquistare ciascuna commodity, e muoversi con sufficiente sicurezza sul mercato.
Quanto costano, come funzionano e quali risultati potete dimostrare o ci si deve aspettare?
Il punto di partenza di Vedrai sono i dati, ma la forza delle soluzioni proposte dal gruppo sta nella capacità di trasformare la complessità degli stessi in informazioni strategiche facilmente leggibili dalle aziende. Si tratta di soluzioni standardizzate, che consentono di abbattere i costi di accesso per la configurazione. Al costo di configurazione si aggiunge un costo ricorrente per l’aggiornamento l’aggiornamento mensile.
Utilizzare modelli standard, oltre a ridurre i costi, consente di avere una curva di apprendimento molto rapida e di poterli integrare nel processo decisionale sin da subito. È anche importante sottolineare che il colloquio iniziale con l’azienda, la capacità del modello di analizzare i dati sulle performance aziendali e di aggiornarsi costantemente, permettono di offrire un prodotto che integra le modalità con cui si comporta l’azienda normalmente per prendere quelle specifiche decisioni. Quindi, nonostante il prodotto sia standardizzato, si riesce a offrire un certo grado di personalizzazione in base al comportamento e alle esigenze aziendali.
Prevedete delle evoluzioni nel modello di business?
La strategia che persegue Vedrai è quella di creare un polo dell’intelligenza artificiale in Italia e in Europa aggregando le migliori competenze sul mercato attraverso acquisizioni e partnership per creare sinergie utili all’ecosistema e alle aziende. La nascita di Vedrai Data Intelligence, la newco partecipata al 51% e al 49% da Altea Federation, (gruppo specializzato in consulenza direzionale e informatica), è parte di questa strategia di integrazione di filiera che consente a Vedrai di allargare la sua offerta anche alla raccolta e all’organizzazione dei dati.
Per cogliere appieno le opportunità dell’intelligenza artificiale è necessario dare valore al dato, raccoglierlo, analizzarlo e processarlo nel modo adeguato. Con questa operazione Vedrai è in grado di supportare anche quelle aziende non ancora pronte per utilizzare i suoi agenti virtuali perché ancora non dotate di processi digitalizzati e strumenti (ad esempio, un gestionale) che consentono loro di raccogliere dati in modo strutturato.