Perché l'idrogeno cambierà l'industria, l'edilizia e la logistica

L’Europa e l’Italia ci scommettono: l’idrogeno salverà il mondo dall’inquinamento. È un gas, ma combinato con una molecola di ossigeno diventa acqua, quando brucia non rilascia emissioni, e se miscelato con altri combustibili, ne migliora il rendimento. Non solo. È l’elemento più abbondante dell’universo. Sul piatto non mancano gli investimenti: serviranno a produrlo con fonti rinnovabili abbassandone i costi e migliorando la sicurezza in modo da renderlo un vettore sicuro di energia pulita. Ma ad oggi ancora il 90% dell’idrogeno al mondo deriva da processi inquinanti.

21 apr 2021

A seconda di come viene prodotto, l’idrogeno ha un impatto diverso di emissioni di Co2, e viene classificato secondo alcuni colori, dal nero (più inquinante), al verde (a zero emissioni)

In Europa l’idrogeno potrebbero rappresentare il 24% della domande finale di energia e creare 5,4 milioni di posti di lavoro entro il 2050. E Bruxelles ha lanciato la sfida del Green Deal per decarbonizzare il continente

In Nord Africa, grazie all’energia solare, si potrebbe produrre idrogeno con costi inferiori del 15% rispetto al resto d’Europa e del mondo

La possibilità di stoccare l’idrogeno senza perdite lo rende ancora più appetibile. Ma a parità di contenuto energetico, gli altri idrocarburi sono più leggeri e occupano meno spazio

Le vendite dei veicoli elettrici sono raddoppiate e il mercato delle celle a combustibile inizia a decollare. Si studiano soluzioni anche per navi e treni

Si studiano tecnologie per sfruttare l’idrogeno nelle raffinerie e nelle industrie siderurgiche: possono produrre l’energia necessaria o alimentare forni per l’acciaio o il vetro

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