Il trend: l'intralogistica del futuro è sempre più flessibile
Dall'indagine è emerso che i magazzini ad alto livello di automazione hanno mantenuto prestazioni elevate e i sistemi a guida automatica saranno i protagonisti degli investimenti futuri.
Dall'indagine è emerso che i magazzini ad alto livello di automazione hanno mantenuto prestazioni elevate e i sistemi a guida automatica saranno i protagonisti degli investimenti futuri.
La situazione di emergenza sanitaria causata dal Covid-19 ha modificato le abitudini dei consumatori. Un cambiamento che ha richiesto una risposta resiliente da parte del comparto logistico per affrontare le sfide presentate dalla pandemia, come la crescita inarrestabile dell’e-commerce e valutare prospettive di investimento da parte delle aziende utilizzatrici di soluzioni di intralogistica. La nota positiva è che gli investimenti fatti anche in precedenza, per la modernizzazione del magazzino, stanno offrendo molti vantaggi in una stagione caratterizzata dall'incertezza in termini di impiego del personale e di trasformazione dei tradizionali canali retail.
Lo dicono i risultati dell'Osservatorio Intralogistica 2020, sostenuto da importanti player e presentato dalla fiera Intralogistica Italia. In ambito industriale a fare da padrone è il tema dell’automazione, vista non solo come catalizzatore di crescita, ma anche come strumento per migliorare le condizioni di lavoro nel magazzino. Inoltre la minimizzazione dell’impatto ambientale si configura come obiettivo strategico: in parte già attivato all’interno delle aziende, che vedono nell’utilizzo di batterie al litio per carrelli, tetti fotovoltaici e propulsori a gas per i mezzi di trasporto, le principali soluzioni.
La parola d’ordine in questo contesto emergenziale e di cambiamento è quindi: flessibilità. In risposta ai picchi di domanda, è il tema al centro di un cambiamento il cui fulcro è nelle tecnologie.
I magazzini di domani, sono adesso
Dal risultato complessivo dell’indagine dell’Osservatorio Intralogistica è emerso che i magazzini, con un alto livello di automazione, hanno mantenuto prestazioni più elevate nel periodo a fronte di forti variazioni per quanto riguarda la domanda e le risorse a disposizione. È inoltre risultato che i sistemi a guida automatica come gli AGV saranno probabilmente i principali investimenti da considerare nei prossimi mesi. Noi in questo articolo avevamo parlato di AGV e di robot mobili evidenziandone le differenze e i punti di forza.
Va precisato che se alcuni anni fa l’automazione era vista solo come un sistema per ridurre i costi, oggi va considerata anche come modello per rendere il lavoro più a dimensione di uomo
L’automazione risponde all’esigenza di eliminare o ridurre attività prettamente manuali. Tra le attività di magazzino fonti di costi e inefficienze vi è il commissionamento, ossia il processo di raccolta degli ordini del cliente e conseguente invio di merci verso un altro magazzino (per esempio il centro di distribuzione) o un punto di vendita. Da mettere in evidenza che il costo di picking, in un magazzino standard, può raggiungere fino al 55% della spesa di funzionamento totale del magazzino. Riguardo l’ultimo punto va precisato che se alcuni anni fa l’automazione era vista solo come un sistema per ridurre i costi, oggi va considerata anche come modello per rendere il lavoro più a dimensione di uomo.
Il futuro è nei mq. e nel 4.0
Dalla ricerca sono emersi anche dati che hanno permesso di scoprire che le superfici dei magazzini sono nella maggioranza dei casi superiori ai 10.000 mq., ma vi è comunque un 51% che ha dichiarato di avere magazzini con una superficie totale sopra i 30.000 mila mq.
In aumento negli ultimi 3 anni, quindi prima del periodo Covid-19, le superfici di magazzino: il 64% infatti dichiara di volerle aumentare, anche se una piccola percentuale dichiara di averle ridotte.
In un’ottica futura, per essere meno sensibili agli impatti sul personale, il 52,2% inserirebbe più automazione nel material handling e sempre il 52,2% aumenterebbe la digitalizzazione dei processi per poter reggere a queste crisi con un massiccio impiego di smart-working. L’automazione resta però una leva fondamentale per il miglioramento delle attività di magazzino e, ad oggi, sono state automatizzate in particolare le attività di picking e la gestione degli inventari.
L’automazione resta però una leva fondamentale per il miglioramento delle attività di magazzino e, ad oggi, sono state automatizzate in particolare le attività di picking e la gestione degli inventari
Inoltre, va sottolineato che, circa il 59% del campione si affida a provider logistici esterni e tra gli aspetti maggiormente apprezzati vi è la capacità di mettere a disposizione spazi di stoccaggio, soprattutto per gestire i picchi di lavoro. Per quanto riguarda le normali operazioni di magazzino viene riconosciuta la possibilità di rendere i costi variabili, mentre per la gestione dell’e-commerce si tiene in considerazione la scalabilità offerta dalla terza parte.
Dall’indagine dell’Osservatorio Intralogistica tutto lascia sperare che il trend evolutivo della digital trasformation 4.0 prosegua traducendosi in prassi consolidata, per gestire al meglio il futuro della logistica. È necessario quindi che le imprese attuino investimenti mirati a riorganizzare i servizi perché le nuove competenze della Logistica 4.0 implicheranno il rinnovo organizzativo e nuove competenze.